Analisi
Il Milan riflette sul futuro di Colombo
MILANO – Lorenzo Colombo si è preso il Milan in una calda notte d’estate e all’improvviso, quando Zlatan Ibrahimovic è risultato positivo al coronavirus ed il giovane centravanti si è visto catapultato come titolare dei rossoneri nel preliminare di Coppa Uefa a San Siro contro i norvegesi del Bodø/Glimt. E il piccolo (per modo di dire, vista la stazza) attaccante milanista non si è fatto cogliere impreparato trovando anche la via del gol nel vittorioso 3-2 della squadra di Pioli. Titolare anche nella sfida finale contro il Rio Ave (culminata col successo del Milan ai calci di rigore nell’infinita lotteria in cui Colombo ha fallito il suo tiro), il giovane centravanti ha poi visto pochissimo il campo, complici i ritorni di Ibrahimovic e Rebic.
Esperienza
Anche perché, al di là delle doti tecniche, fisiche e dell’entusiasmo, il calciatore classe 2002 ha palesato un’ovvia mancanza di esperienza, non riuscendo sempre a gestire al meglio i palloni giocabili nelle partite in cui è entrato a gara in corso, come ad esempio a Napoli quando gettato nella mischia nei minuti finali al posto di Ibrahimovic ha fallito una semplice occasione da gol e non è riuscito a tenere alta la squadra durante gli attacchi estremi dei partenopei. Nulla contro Colombo, ci mancherebbe, ma l’impressione è che al Milan (specie se gli obiettivi resteranno alti per tutta la stagione) possano pensare ad un attaccante più esperto a gennaio con la conseguenza che la giovane punta possa trovare ancor meno spazi.
Prestito
Ecco allora che a prendere corpo è l’ipotesi di una cessione a titolo temporaneo nel calciomercato invernale, non certo per mancanza di fiducia ma più per fargli accumulare presenze ed esperienza. L’idea della dirigenza milanista sarebbe quella di prestare Colombo in serie A, a patto che giochi con continuità, anche se l’impresa è complessa perché difficilmente i club della massima serie (anche quelli in lotta per la salvezza) ci tengono a valorizzare calciatori altrui senza aver nulla in cambio. Più mercato, invece, il centravanti rossonero pare averlo in serie B dove il Pescara ha già sondato la situazione, in attesa che il Milan decida cosa fare in entrata e in uscita in un calciomercato che potrebbe risultare decisivo.
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