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Milan imbattibile: record su record, ma c’è ancora un problema da risolvere

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DONNARUMMA – Ormai non fa più notizia ma ogni volta che Gigio sfodera un miracolo ci fa stropicciare gli occhi. Quello dopo 8 minuti su colpo di testa di Tonelli merita la copertina di giornata. Ricaccia troppo tardi un pallone colpito da Ekdal ed è costretto ad incassare il settimo gol da calcio da fermo su 9 subiti. 6,5 

CALABRIA – È il giovane Davide, nel giorno del suo 24esimo compleanno, l’esterno che spinge di più. Ottima la discesa all’11’ da cui scaturisce la più nitida occasione da gol per il Milan di inizio gara. Ottima ancora una volta la prestazione complessiva di Calabria, peccato per l’assist non sfruttato da Rebic quasi in chiusura di partita. 7

GABBIA – Gioca con sempre maggiore tranquillità e confidenza, sia accanto a Kjaer che al fianco di Romagnoli. Nella gerarchie dei difensori rossoneri, dopo i due titolarissimi c’è lui. E con pieno merito. 7

ROMAGNOLI – Primo tempo di relativa tranquillità, complice l’atteggiamento rinunciatario della Samp. Nella ripresa iniziano a piovere palloni in area di rigore e il capitano li prende tutti di testa. Forse è ancora prematuro dirlo, ma Romagnoli sembra essere tornato ai suoi livelli abituali. 7 

HERNANDEZ – Gioca un primo tempo esageratamente sulle sue, ma dimostra la sua devastante influenza sugli avversari quando alla prima incursione nell’area di rigore doriana si procura il rigore per il Milan allo scadere del primo tempo. Nemmeno un minuto dopo e un’altra discesa imperiale del franco-spagnolo regala a Brahim una chance importante. Ripresa di contenimento senza la sua proverbiale esuberanza. 6 

KESSIÈ – Scivola in maniera goffa dopo 4 minuti ed è costretto ad abbattere un sampdoriano pronto ad involarsi verso la porta di Donnarumma. Il cartellino giallo è inevitabile. A quel punto inizia per Franck un match di estrema attenzione a non commettere falli e supporto ai compagni sia in copertura che in fase di spinta. Glaciale in occasione del rigore trasformato allo scadere del primo tempo. Ripresa di assoluta maestria, sempre più leader del centrocampo milanista. 7 

TONALI – Come spesso gli accade in queste sue prime esibizioni in rossonero, le sue partite iniziano in maniera timida e condite da qualche leggerezza di troppo. E come altrettanto spesso, superato il momento di impasse, Tonali torna ad essere il bel giocatore ammirato a Brescia. Brutta la palla persa al 35’ che innesca una pericolosa ripartenza doriana. All’alba della ripresa, servito da Hauge, mette l’esterno destro e di giustezza piazza il pallone all’angolino. Purtroppo per Sandro e per il Milan, la sfera ferma la sua corsa contro il palo. Alza il volume delle giocate a metà campo recuperando diversi palloni importanti. 6,5

SAELEMAEKERS – Sembra aver smesso definitivamente i panni del ragazzino timoroso visto all’inizio della sua avventura rossonera. Per conferma guardate con attenzione l’inserimento, con assist al bacio per Rebic, al minuto 11. Per quanto riguarda le conclusioni forse c’è ancora da lavorare, come dimostra il destro dal limite alla mezz’ora che vola fuori dallo stadio. Al 66’ Rebic lo lancia solo verso la porta di Audero, ma la fisicità di Colley lo mette fuori causa. 6

BRAHIM DIAZ – Il suo impiego costringe Calhanoglu al trasloco sulla fascia sinistra. Non esattamente un mossa saggia. Lo spagnolo non ripaga la fiducia di Pioli: al 18’ temporeggia troppo e alla fine serve Rebic che non fa male. Allo scadere del primo tempo si trova sul piede mancino la palla buona per chiudere il match, ma sparacchia malamente in curva. Il punto è che se per far giocare Brahim, Pioli deve schierare Chalanoglu fuori ruolo, la prestazione dello spagnolo poi deve essere sontuosa, altrimenti il gioco non vale la candela. E infatti ad inizio ripresa resta negli spogliatoi. 5

CALHANOGLU – Eppure Pioli ormai dovrebbe averlo capito: esiliato sulla fascia sinistra Hakan rende meno della metà. Dopo una ventina di minuti solo e sconsolato da quella parte, il turco decide di andare a cercare gloria altrove e tutta la manovra del Milan se ne giova. Ripresa di nuovo al centro del gioco, ma la stanchezza si fa sentire. 6 

REBIC – La coppia Calabria-Saelemaekers gli offre la succulenta possibilità di sbloccarsi dopo 11 minuti e siglare il primo gol stagionale, ma Ferrari non è dello stesso avviso e stoppa Rebic a un passo dal gol. Dopo qualche minuto anche Brahim gli offre una buona opportinità, stavolta il tiro del croato è si nello specchio della porta ma troppo debole e centrale. Al 26’, al termine di una bella azione in velocità, viene servito da Calhanoglu ma anche stavolta Ante sciupa una grande occasione, poi azzerata dall’offside segnalato in ritardo. Al 38’ finalmente Rebic si scuote e cerca il gol, supera Audero in uscita ma Tonelli ricaccia il pallone fuori dalla porta a pochi cm dal gol. Nella ripresa prima si dedica al lavoro sporco, vedi ruvide sportellate con i difensori doriani, poi offre l’assist vincente per Castillejo che sigilla il match, replicando alla perfezione la marcatura di Lille. Al 79’, servito da Calabria, sciupa il pallone dello 0-3. Il voto è un mix tra quello per impegno e partecipazione al gioco di squadra (8) e quello per l’efficacia in zona gol (5). 6,5 

HAUGE – Entra a grande richiesta al posto del deludente Brahim Diaz e in meno di 120 secondi offre a Tonali un assist prezioso che l’azzurro stampa sul palo. Per il resto tanta lotta nel momento di maggior pressione doriana. 6

CASTILLEJO – In campo per far rifiatare Saelemaekers e garantire un po’ di freschezza nelle ripartenze. Nemmeno 8 secondi e Rebic gli offre la palla giusta per il raddoppio e il biondo spagnolo non si fa pregare. 6,5

KRUNIC – s.v.

PIOLI – Si presenta a Genova al cospetto del suo vecchio maestro Ranieri senza la spina dorsale della squadra: Kjaer, Bennacer e Ibrahimovic, oltre a Rafa Leao, l’uomo di maggiore fantasia dell’attacco rossonero. Le difficoltà per il Milan aumentano nel dover affrontare il coraggioso modulo 9-0-1 studiato dal tecnico blucerchiato. Nelle ripresa, dopo il gol del vantaggio segnato da Kessiè, la Samp inizia a giocare nella metà campo rossonera e a quel punto si sente la mancanza di esperienza dei big milanisti fuori per infortunio. Azzeccatissimo il cambio di Castillejo che firma il raddoppio pochi secondi dopo il suo ingresso, ma c’è da riflettere in maniera approfondita sul settimo gol preso da palla inattiva su 9 totali. Se l’obiettivo è quello di continuare a veleggiare nelle zone alte della classifica, questo è un annoso problema a cui si dovrà porre rimedio. In un modo o nell’altro. 6

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