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Analisi

Milan, la bella incompleta

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MILANO – La campagna acquisti del Milan si conclude senza il botto finale, senza quella ciliegina sulla torta che poi, a pensarci bene, tanto ciliegina non era perché sia il centrocampista che il difensore centrale erano stati annunciati da settimane dalla dirigenza e dall’allenatore. I rossoneri ci hanno provato per Bakayoko a centrocampo fino a circa quindici giorni dalla fine del calciomercato e per una serie infinita di difensori fino a 3-4 ore dal gong finale, ma senza arrivare a capo di nulla e lasciando così l’organico a disposizione di Pioli con due lacune.

Giudizio

Il Milan, va detto, è comunque da promuovere perché ha operato con criterio, ha speso bene ringiovanendo la rosa e abbassando il tetto ingaggi, con l’unica eccezione di Zlatan Ibrahimovic, confermato a furor di popolo e fondamentale nello spogliatoio e nella crescita della mentalità di una squadra inesperta ed ancora alla ricerca di stabilità. L’arrivo di Sandro Tonali, poi, strappato all’Inter proprio quando sembrava ormai fatta per i nerazzurri, ha notevolmente innalzato la qualità del centrocampo milanista, così come intelligenti appaiono le operazioni legate al norvegese Hauge, a Brahim Diaz e al riscatto del già collaudato Rebic.

Mancanze

Eppure, però, qualcosa alla fine è mancata, perché un centrocampo con Bakayoko in aggiunta al già citato Tonali, a Bennacer e a Kessie sarebbe stato sontuoso, così come un difensore centrale in più avrebbe assicurato a Pioli maggior tranquillità rispetto ad un reparto contato con Kjaer e Romagnoli titolari e con Gabbia, Duarte e Musacchio come rincalzi. L’arrivo di uno dei tanti profili sondati da Maldini e Massara (Milenkovic, Pezzella, Fofana, Tomiyasu, Rudiger, Ajer, Nastasic, Kabak, Simakan, giusto per citarli tutti) avrebbe garantito al Milan maggiori soluzioni e maggior sicurezza per affrontare le tre competizioni della stagione.

Preoccupazione

Anche perché, è necessario ricordarlo, sull’annata 2020-2021 pende pericolosamente il problema legato al coronavirus che può colpire chiunque e in qualsiasi momento, motivo per il quale chi ha una rosa più ristretta rischia di ritrovarsi maggiormente in difficoltà rispetto agli altri. E poi la corsa al quarto posto: il Milan appare attrezzato per giocarsi la posizione con Atalanta, Lazio, Napoli e Roma, ma l’impressione è che con un organico più sostanzioso i rossoneri avrebbero avuto qualche carta in più nel proprio mazzo, considerando anche la forza del Napoli e l’esplosività di un’Atalanta che pare inarrestabile. Tuttavia, la campagna acquisti dei rossoneri resta più che sufficiente e solo il tempo dirà quanto i mancati arrivi finali avranno inciso nel corso della stagione.

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