Analisi
Milan: per Gazidis arriva la resa dei conti
La tifoseria gli rimprovera un progetto tecnico ad oggi fallimentare, ricavi e sponsor per nulla aumentati e il pessimo rapporto con le leggende rossonere
Inviso da tutta la tifoseria, ancora incapace di parlare l’italiano dopo un anno e mezzo a Milano, Ivan Gazidis si è ormai fatto terra bruciata intorno e l’ambiente milanista ne chiede a gran voce l’addio, non sapendo o scavalcando il fatto che l’amministratore delegato sudafricano gode della piena fiducia della famiglia Singer ed i proprietari del Milan sono pronti a tutto pur di difendere l’operato del principale manager del club. La tifoseria rimprovera a Gazidis un progetto tecnico ad oggi fallimentare, ricavi e sponsor per nulla aumentati e il pessimo rapporto con le leggende rossonere, tutte delegittimate.
Scontri
Dapprima Leonardo e Gattuso, poi Boban, domani quasi certamente Paolo Maldini e con ogni probabilità Zlatan Ibrahimovic, le bandiere del Milan sembrano proprio non piacere a Gazidis che prima le richiama, le seduce, ne tesse qualità ed importanza, poi le sovrasta coi suoi no perentori, coi suoi dubbi, infine le scavalca, prendendo lui il comando delle operazioni ed invadendo anche il campo altrui. E’ successo con l’allenatore, quando l’amministratore delegato ha contattato Rangnick all’insaputa di Boban e Maldini, creando una frattura pressoché insanabile con i due ex fuoriclasse rossoneri.
Ripartenza
Dalla prossima estate, però, per Gazidis cadranno tutti i parafulmini: il manager sudafricano rimarrà solo, gli aiuti arriveranno solamente da gente di sua fiducia (Almstadt, Moncada e Rangnick), non ci sarà più la scusa utilizzabile di scaricare le colpe su vecchi capitani o vecchie glorie del grande Milan che fu. D’ora in poi qualora le cose a Milanello andassero male, tutto ricadrà sulla testa di Gazidis, plenipotenziario e dunque pleniresponsabile del club. Non si potrà più accusare nessun altro dell’eventuale fallimento del progetto tecnico, perché Rangnick se fallirà lo farà da uomo di Gazidis.
Spunti
Sarà l’amministratore delegato in prima persona a dover rispondere di ciò che non andrà e ovviamente a prendersi anche i meriti di ciò che funzionerà bene. Forse la stessa proprietà ha compreso che per rilanciare il Milan a certi livelli serve una linea comune con gli uomini che remino tutti dalla medesima parte. E’ probabilmente l’ultima occasione per il club di far risorgere i rossoneri, aumentarne valore tecnico ed economico, infine venderlo quando sarà il momento. Forse allora anche la tifoseria capirà Gazidis, questo dirigente che ad oggi piace a tutti tranne a chi ha il Milan nel cuore, dirigenti o tifosi che siano.
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