Analisi
Milan-Paquetà: la resa dei conti
MILANO – Alle prese con l’ennesima annata deludente e al di sotto delle attese, il Milan programma un’altra rivoluzione nel tentativo di risalire la china dopo quasi 10 anni bui. Tanti i calciatori sotto esame nell’organico rossonero, fra cui il brasiliano Paquetà che dopo essere arrivato a Milanello come fulgida promessa del calcio internazionale, si è lentamente spento fino ad essere diventata la riserva delle riserve nello scacchiere di Stefano Pioli. Complice una difficile collocazione tattica ed un carattere al momento poco decifrabile, Paquetà rischia di rimanere un eterno incompiuto, almeno al Milan.
Interesse
E complici le necessità economiche del club, il nome dell’ex centrocampista del Flamengo è uno dei primi sulla lista dei cedibili, a patto che il potenziale acquirente porti nelle casse milaniste una cifra attorno ai 25 milioni. Paquetà è insomma in vendita e da tempo sul taccuino della Fiorentina, stimato ed apprezzato tanto da Commisso quanto da Iachini che ne vorrebbe fare uno dei perni del centrocampo gigliato assieme a Castrovilli. E se i viola dovessero incassare cifre da capogiro per la cessione di Federico Chiesa, ecco che ci sarebbe il gruzzolo per convincere il Milan a cedere il brasiliano.
Cessione
Convinzione che in realtà i rossoneri hanno già maturato da tempo: Paquetà non riesce a trovare un ruolo ben preciso e quando è stato schierato le ultime volte è apparso indolente, del tutto in ritardo rispetto al percorso di crescita e di maturazione che si prevedeva. Il Milan, come detto, ha poi necessità di incassare per rinnovare la rosa e blindare pezzi da novanta come Donnarumma e Romagnoli, entrambi a caccia del rinnovo contrattuale. Ecco perchè Gazidis potrebbe trovare rapidamente un accordo con la Fiorentina, correndo il rischio di vedere Paquetà esplodere altrove ma avendo la certezza di incassare una somma importante e necessaria. Meglio un uovo oggi, insomma, che una gallina domani.
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