Analisi
Milan: la strana posizione di Pioli
MILANO – In attesa che l’Italia ed il mondo del calcio ricomincino a camminare, al Milan si continua a riflettere sul futuro e sul programma da scegliere per tentare il prossimo anno l’ennesima ripartenza. La proprietà, gestita dal fondo Elliott ed amministrata dall’amministratore delegato Ivan Gazidis, deve fare i conti con una stagione interrotta che forse andrà avanti e forse no, e con un’altra (la prossima) che va organizzata per rendere la compagine rossonera nuovamente competitiva dopo quasi dieci anni di buio, di promesse non mantenute e, soprattutto, dopo quasi dieci anni che hanno visto il club milanista sprofondare sempre più in basso.
Rivoluzione
Si passerà dall’ormai consueto rimpasto dirigenziale, con Boban già silurato e la posizione di Paolo Maldini sempre più in bilico. Ci sarà poi l’altrettanto cronico stravolgimento dell’organico a disposizione dell’allenatore che, a sua volta, potrebbe essere nuovamente cambiato. Stefano Pioli è il tecnico del Milan dallo scorso ottobre, non ha certo cambiato pelle alla squadra, ma il suo lavoro è stato sin qui apprezzato tanto dalla proprietà (cioè da Gazidis), quanto dallo spogliatoio, anche se, nonostante ciò, le percentuali di una sua permanenza sulla panchina rossonera non sono altissime.
Scelta
C’è infatti l’idea (si salvi chi può) di Gazidis di affidare l’intera conduzione tecnica al tedesco Rangnick, senza progetto, giusto per tentare l’ennesima carta pescata da un mazzo che si sta esaurendo; ma c’è anche l’idea di lasciare Pioli sulla panchina rossonera, con lo stesso Rangnick a fare da direttore tecnico, oppure con altri dirigenti. Di incerto c’è molto, di sicurezze ben poche, anche perché, almeno questo trapela dagli ambienti rossoneri, il futuro di Pioli potrebbe essere deciso dai risultati di questa strana, stranissima stagione: senza qualificazione alle coppe Europee, infatti, il destino dell’allenatore emiliano potrebbe essere segnato.
Possibilità
E così, non appena riprenderà il campionato, l’allenatore del Milan saprà che dovrà ancora giocarsi sul campo le possibilità di essere riconfermato anche per l’anno prossimo. Una pressione non indifferente sul groppone del tecnico, consapevole comunque già all’inizio del suo mandato di essere una scelta di ripiego dopo le difficoltà per arrivare a Luciano Spalletti. Un finale di stagione positivo, considerando anche le difficoltà di una ripresa dopo mesi di sosta forzata, rafforzerebbero però la posizione del tecnico, a quel punto difficilmente rimovibile da Gazidis che avrebbe contro tifoseria e, soprattutto, spogliatoio. Allo spegnimento dei semafori, insomma, il pilota Pioli è pronto alla rimonta.
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