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Difesa blindata e super Ibra: il Milan dà inizio alla rivoluzione

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DONNARUMMA – Il Cagliari lo impensierisce con qualche cross che Gigione neutralizza con autorevolezza. Al 36’ combina un mezzo pastrocchio quando esce fuori area senza motivo, Nandez prova ad uccellarlo con un pallonetto ma Donnarumma correndo all’indietro toglie la sfera dalla porta. Per il resto solo uscite alte e basse da manuale. 6,5

CALABRIA – Al 10’ minuto simula un infortunio dopo aver sbagliato un facile stop su passaggio di Ibra per evitare la cazziata dello svedese. Ci mette tanto impegno ma i suoi limiti tecnici sono a volte preoccupanti. Esce per un problema alla caviglia al termine di un match senza infamia e senza lode. 5,5

MUSACCHIO – Inizia con una leggerezza al 5’ di cui per fortuna non approfitta Simeone. Poi si riprende e gioca una partita grintosa ed efficace accanto a Romagnoli, neutralizzando prima Simeone e poi Cerri. 6,5

ROMAGNOLI – Nemmeno 60 secondi e subito costretto ad un intervento decisivo in chiusura su Joao Pedro lanciato a rete. Solito tempismo e autorevolezza, sia di piede che di testa. Anche nell’area di rigore avversaria, come al 30’ quando di testa offre un assist a Leao solo da spingere in rete e che il portoghese sciupa malamente. 7

HERNANDEZ – Perde un pallone sanguinoso al 16’ che innesca una pericolosa ripartenza del Cagliari; sul capovolgimento di fronte il francese si fa trovare libero in area per scaraventare un sinistro velenoso che Olsen devia in angolo a fatica. L’ennesima dimostrazione che l’ex Real in una metà campo vale tantissimo, nell’altra meno. 6,5

CASTILLEJO – Tanto fumo per l’ala paglierina del Milan ma stavolta anche un succulento arrosto. Al 27’, dopo un rimpallo fortuito, il pallone gli finisce sul sinistro al limite dell’area avversaria, ma Samu non ne approfitta e sparacchia alle stelle. In apertura di ripresa però è sua l’invenzione che mette Leao davanti alla porta per il vantaggio rossonero. 6,5

KESSIÈ – Lotta in ogni zona del campo, con la consueta confusione e senza grande costrutto. Niente di sensazionale, ma conferma la sensazione che il mediocre centrocampo rossonero non possa fare a meno dell’ivoriano, dei suoi muscoli, della sua corsa e della sua presenza fisica. 6

BENNACER – Ingaggia un duello rusticano in mezzo al campo con Cigarini, dal quale certo non esce sconfitto. Al 61’ Abisso gli sventola sotto al naso il consueto giallo settimanale, ma c’è da dire che stavolta l’ammonizione è del tutto inventata. Nella ripresa acquista coraggio e si propone con maggiore insistenza anche nella metà campo avversaria. 7

CALHANOGLU – Avvio complicato per il turco nella nuova posizione di esterno mancino: subito un paio di facili appoggi sbagliati con lo sguardo severo di Ibra a rimproverarlo. Si guadagna la pagnotta con uno strepitoso recupero difensivo su Simeone solo davanti a Donnarumma. 6

IBRAHIMOVIC – Tutti gli occhi sono per lui. Quando alla mezz’ora gli arriva uno straccio di pallone giocabile di testa, impegna il connazionale Olsen che gli toglie la gioia del gol. Dopo quasi tutto il primo tempo ad aspettare palloni giocabili in avanti, Ibra arretra sulla linea dei centrocampisti e inizia ad impostare lui il gioco. Un’azione prepotente al 55’ regala a tutti i dubbiosi, sufficienti strumenti per capire cosa può ancora dare Zlatan al Milan. Ma la conclusione in bellezza deve ancora arrivare e si materializza al 63’ quando con un sinistro al volo supera Olsen ed esulta come il Dominatore che è. Segna anche una rete spettacolare di testa al minuto 81 ma stavolta il guardialinee alza la bandierina e annulla per un fuorigioco corretto. 8

LEAO – Sgasa ogni volta che gli capita un pallone tra i piedi, ma non riesce mai trovare la strada verso la porta avversaria. Mette un buon pallone per Ibra alla mezz’ora ma sul corner seguente si macchia della sua solita gravissima colpa: a un metro dalla linea di porta riesce a calciare sul fondo una preziosa spizzata di Romagnoli. Occorre attendere poco per assistere alla redenzione di Leao, seppur fortunata: al 1 minuto della ripresa un suo destro viene deviato da un difensore cagliaritano e scavalca inesorabilmente Olsen per il vantaggio milanista. Lo strappo al 74’ meriterebbe miglior fortuna ma, dopo aver scavallato per oltre 60 metri, crolla in area di rigore avversaria senza riuscire a concludere. 7

BONAVENTURA – Un bel voto quanto meno per la fortuna che si porta dietro visto che appena entra Jack in campo il Milan raddoppia con Ibra. 6

CONTI – Chiamato a sostituire l’infortunato Calabria e lo fa svolgendo un lavoro pulito senza fronzoli ma anche senza sbavature. 6

REBIC – s.v. 

PIOLI – Rivoluziona il Milan in nome di Ibra, dando vita ad un 4-4-2 più funzionale alle esigenze della squadra e soprattutto avviando l’epurazione della cosiddetta vecchia guardia formata da Suso, Piatek e Paquetà, tutti e tre rimasti a guardare la partita dalla panchina senza neppure andare a scaldarsi. I ragazzi ricambiano le scelte del tecnico, guidati dal loro condottiero in maglia numero 21, e conquistano, all’ultima giornata del girone di andata, la prima vittoria con più di un gol di scarto. Che sia di buon auspicio in vista del ritorno. 6,5

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