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Analisi

Milan: trattative bloccate e il motivo è sempre lo stesso

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L’estate del Milan si annuncia lunga, difficoltosa e per nulla appassionante. La scelta di assumere Paulo Fonseca come allenatore ha lasciato sbigottiti e delusi i tifosi, nonché assai perplessi parecchi addetti ai lavori. In più, ecco pure una campagna acquisti che stenta a decollare, nonostante ai rossoneri serva necessariamente rinforzare l’organico con un centravanti, un paio di difensori ed almeno un centrocampista che dia fosforo, dinamismo e sostanza ad una mediana di qualità ma troppo fragile dal punto di vista fisico. Tante voci, qualche trattativa imbastita ma nulla più.

Costi

Il Milan arriva a parlare con club e procuratori, gli affari sembrano procedere speditamente, poi si arenano o, comunque, subiscono un rallentamento a causa sempre della stessa motivazione: i soldi. Prendiamo il caso di Joshua Zirkzee: il centravanti del Bologna è da tempo nel mirino del Milan, pronto a versare i 40 milioni della clausola rescissoria, ma non i 15 chiesti dall’agente del calciatore. Affare in pausa e col Manchester United (e occhio anche alla Juventus) in forte pressing. Stesso discorso per i centrocampisti Fofana e Wieffer, oltre al terzino del Tottenham Emerson Royal.

Rischi

I pericoli, naturalmente, sono parecchi: intanto, i rossoneri rischiano di rimanere con un pugno di mosche in mano e doversi accontentare di terze o quarte scelte anche per i giocatori oltre all’allenatore. E poi, attenzione pure a come il Milan potrebbe essere additato nell’ambiente, ovvero come una società che per i suoi gioielli spara cifre enormi, mentre quando deve acquistare i calciatori degli altri tende ad abbassare le pretese fino al limite della decenza. A rimetterci, neanche a dirlo, è la prossima stagione milanista, destinata ad essere anonima più o meno come l’ultima.

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